7:40 Terremoto e Florence Creativity

Domenica 30 ottobre 2016, ore 7:40 – L’Italia centrale viene scossa da l’ennesima potente scossa di Terremoto.

Domenica 30 ottobre 2016, ore 7:40 – Mi sono svegliata da circa un’ora e sto viaggiando in auto verso il Florence Creativity. Sto ascoltando spensierata radio Dee Jay, quando lo speaker viene colto di sorpresa, in diretta, da l’ennesima potente scossa. La radio sta trasmettendo da Roma, ma nonostante la distanza da l’epicentro del terremoto, la scossa fa tremare lo studio per alcuni interminabili secondi.

Ancora non so con che diavolo di umore sia riuscita a raggiungere la fiera, dove, da 3 giorni, le mie torte sono in bella mostra al mio stand.
Mia madre cerca di tirami su il morale. Dice che in un modo o nell’altro, la vita non si può fermare. The show must go on, purtroppo. L’animo è sconvolto. E se sono sconvolta io, possiamo solo lontanamente immaginare com’è sconvolto chi il terremoto l’ha vissuto da vicino.
Sono sgomenta, ma affronto la giornata con il sorriso e la carica che serve per una fiera del genere. Sono fortunata, ma questo non allevia il mio dolore per chi non lo è.

Sono tante le persone che ho visto e con cui ho scambiato qualche parola. Persone che mi hanno conosciuta sul web e sono passate per un saluto, per dirmi quanto sono ancora più belle dal vivo le mie torte. Persone che non immaginavano potessero esistere meraviglie del genere. Persone che sono rimaste a bocca aperta, e mi hanno fatto ogni genere di complimento. Persone che hanno fatto un piccolo o grande acquisto.
Insomma, devo essere sincera:
sono veramente grata a tutte queste persone che mi hanno fatto capire che svolgo bene il mio lavoro. Tutto questo mi rende felice.

studio_20161005_15024014741943394521469701366069

Due sono le frasi ricorrenti che ho sentito e due sono state le risposte ricorrenti che ho dato.
E due sono stati i pensieri che avrei voluto avere il tempo di formulare con ognuna di quelle persone.
-Uhm… questi dolci sono veramente ben fatti, fanno venire l’acquolina in bocca!
-Grazie, sono contenta vi piacciano!
In verità avrei voluto dire:
Quando progetto e realizzo i miei dolci, l’intento è che sembrino veri. Mi impegno affinchè i miei dolci siano i più realistici possibile, è la mia aspirazione più grande. Se i miei dolci fanno venire fame, allora significa che ci sono riuscita!

-Con cosa sono fatti questi dolci?
-Materiali misti!
In verità avrei voluto dire:
Sono anni che sperimento. Sono anni che spendo soldi, tempo e passione per comperare ogni genere di materiale e attrezzature. Chi mi sonosce sa che non sono il tipo che se la tira, ma alla fiera, in due minuti, a perfetti sconosciuti, non mi sento di dire cosa uso e che procedimenti adotto per realizzare le mie torte. Spesso sono tecniche imparate dopo molte ore di lavoro, o anche imparate da errori fatti, talvolta procedimenti inventati da zero!

Dietro a queste domande, spesso ci sono solo persone curiose di capire come certe “creazioni” siano state concepite. Immagino che non si nascondano spie o copioni, ma non me ne volete se non svelo i miei piccoli trucchi! Come un cuoco non rivela la ricetta del suo piatto migliore, io non mi sento di svelare la mia!
Lo stesso vale per chi dopo esser stato alla fiera, ha visto le mie torte, se ne è innamorato, e mi ha scritto in privato affinchè facessi un elenco dei materiali usati. Ma anche no, grazie! Io amo il mio lavoro, lo svolgo con passione, dedico gran parte della mia giornata a sfornare dolci… ne sono fiera ed anche un po’ gelosa.

20160821_161103 20161027_093145 20160914_135749

In ogni modo, che dire, la fiera è una bella soddisfazione, ma chissà… forse è l’ultima che faccio, per tutta una serie di motivi.
Lo stand costa un botto ed io sono solo una piccola artigiana. L’allestimento curato in ogni piccolo dettaglio richiede tempo per il montaggio e lo smontaggio. I viaggi in su e in giù costano soldi e fatica. La famiglia lasciata allo sbando per una settimana!
Gli ordini, le richieste e le mail che restano indietro e si accumulano per giorni.
Se poi ci metto anche la fatica di caricare sulle spalle tutti gli scatoloni, e trasportarli dallo stand alla macchina a piedi a fine fiera, poichè l’organizzatore  riserva lo spazio di carico agli stand “più grandi” e che giustamente di sforzi economici ne hanno fatti più di me, beh, ecco…lasciamo perdere!

Forse forse preferisco continuare a lavorare per il mondo virtuale, per tutti quei clienti che mi cercano o mi scoprono per caso e desiderano una piccola grande torta finta!

Tornando al Terremoto, vi confido che sono ancora sconvolta. Sono vicina alle popolazioni colpite. Sono veramente dispiaciuta.
Anche se può sembrare una goccia nell’Oceano, ho predisposto
un contributo simbolico di 74 euro (7:40 ora di quel terremoto) per aiutare le popolazioni colpite dal sisma, poi penserò a cos’altro posso fare. E’ mio dovere dare una mano. Anche tu, che stai leggendo ora… dai la tua mano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Carrello