Altro che “di ritorno da una crociera Costa”

mercatino delle carabattole 1

Il Mercatino delle Carabattole a Lucca del 1 Maggio è stato un vero successo, lo ammetto.

Preparativi che durano da mesi, gioia ed entusiasmo per questa nuova esperienza che non doveva essere solo una semplice  vendita di prodotti fatti  con le nostre mani, ma un modo come un altro per condividere qualcosa con la mia amica Michela e per dare libero sfogo alla fantasia e alla manualità.

Abbiamo trascorso una giornata iniziata all’alba, in armonia e divertimento. Le risate hanno alleggerito la nostra anima e i nostri pensieri. Il venduto non è stato molto, anche perchè questo mercatino è stato frequentato soprattutto da passionisti dell’usato, e noi avevamo esposto in prevalenza prodotti artigianali e nuovi. Ma l’importante era divertirsi!

Quando siamo partite, e dopo aver spuntato una lista chilometrica di cose necessarie all’allestimento di un banco, ho fatto la fatidica domanda a Michela: “ci saremo ricordate di prendere tutto?”, pensando ovviamente che, nonostante l’auto traboccasse di roba (tovaglie, banco, ogni genere di attrezzo, la merce in vendita, una “vetrina frigo” piena zeppa di cibo, carta igienica, un thermos di caffè, ecc…), avremmo sicuramente dimenticato “quella cosa che può sempre essere necessaria, ma che al momento ignoravamo servisse”.

Dopo un’oretta di viaggio spezzata da una breve sosta per una sana colazione alla faccia della dieta, siamo arrivate tra le più puntuali.
Abbiamo montato il banchetto (riapassando le mosse della “prova banco” del giorno precedente) in tutta velocità, salvo poi perdere tempo nell’issaggio di due aste e una corda, per l’esposizione dei cuoricini di stoffa. Michela, dopo aver tirato fuori delle corde da marinaio dalla sua preziosa cassettina degli attrezzi (sono sicura che funzioni tipo un cilindro del mago, dove la roba la tiri fuori da un doppio fondo invisibile), voleva fermare le aste ad un palone della copertura del mercato, ma sono riuscita a farle cambiare idea per la mancanza di una scala di 18 metri!

Poi è seguito l’allestimento del banco cercando di mostrare tutte le nostre cosine nel modo più accattivante possibile,  e ad un tratto, abbiamo scoperto cos’era quella “cosa ” che avevamo dimenticato di prendere: una tavola di legno per ampliare il nostro banchetto, vista l’abbondanza della roba da esporre.
Per fortuna poco dopo, in un giro d’ispezione, sono riuscita a scovare e comperare un baule di legno vecchissimo, al prezzo di un vero affare.

Ecco qui la “Torta di tortine”, i “Quadretti di Michela”:

tortonamichela

Durante tutta la giornata abbiamo maledetto la nostra postazione, ottima da un punto di vista strategico (centrali, vicino alla via di incocio di due padiglioni), ma di fianco ad un banco che vendeva salumi e porchetta dal profumo così inebriante che avrebbe fatto rinvivire un morto. Autoconvincendoci a vicenda, siamo riuscite per l’intera giornata a cibarci solo di insalata, macedonia congelata (grazie alla vicinanza con gli aggeggi che si tengono in congelatore per tener fresche le cose), riso pillo (mattonato), gallette di mais e altri snack insipidi, sognando peraltro di agguantare dal banco delle delizie una salsiccia cruda e strapparla a morsi. Non ci siamo fatte mancare una bordolese di vino però, tracannato a sorsetti in mezzo pomeriggio.  Sono seguite le visite di amici e parenti e le mie risate fragorose che ogni volta facevano girare la gente.

In tarda serata, abbiamo ceduto alla tentazione: un panino con la porchetta. Quando ce vò ce vò !

Mi sento felice, serena e soddisfatta… altro che di ritorno da una crociera Costa!

Una risposta a Altro che “di ritorno da una crociera Costa”

  • Michela ha detto:

    Bellllllllllooooo!!! Rispecchia pienamente il vissuto…ed ho le lacrime agli occhi…smack!

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