Il mio sconosciuto

sconosciuto

Ho sentito parlare dell’iniziativa del 26 marzo su Facebook e solo in seguito, dopo essermi informata, vengo a conoscenza che è un’idea di Alberto Schiariti, che io fra l’altro ho il piacere di conoscere.
Quale iniziativa?
Semplice:
Leggere leggere leggere, Primo esperimento nazionale. Il 26 marzo regala un libro ad uno sconosciuto.

Da subito mi è parsa una bella iniziativa e parlando con Alberto un paio di mesi fa, mi aveva confessato della sorpresa quando dopo pochi giorni dalla sua ideazione, il gruppo avesse raggiunto circa 5 mila  adesioni. Adesso mi viene da ridere a pensare al coinvolgimento “nazionale” che questa manifestazione, mi piace chiamarla così, ha avuto, contando ben oltre 245 mila iscritti.
Dallla data della sua ideazione sono uscite decine di articoli sui giornali, quali Nazione, Tirreno, Vanity Fair, ecc… Alberto ha fatto incuriosire persino il Tg 5, il propramma di Fazio “Che tempo fa” e molte radio gli hanno dedicato interviste e quant’altro.
Torno a me e alla primissima impressione avuta quando ho letto in rete dell’iniziativa.
Devo essere sincera nel confessare che se non avessi conosciuto personalmente Alberto Schiariti, all’inizio l’idea mi era parsa piuttosto commerciale (non nego di aver pensato a quante librerie si sarebbero strusciate le mani quel giorno!). Ma è bastato spingere la pigrizia da parte e leggere TUTTO quello che l’ideatore aveva proposto e quali fossero i suoi intenti, per cambiare il preconcetto che avevo in testa. Così, mi son detta che in fondo sarebbe stato meglio comprare un libro che “altro”. I miei complimenti a chi ha aderito senza dubbi  e riserve mentali e soprattutto senza conoscere Alberto personalmente.

Nel mio piccolo ho cercato di coinvolgere più persone ho potuto, e soprattutto, coloro che non avessero avuto  la possibilità di usare internet e facebook.
La mia amica Samanta infatti, poco tecnologica, ha apprezzato il mio passaparola, e nonostante non abbia potuto seguire personalmete tutti gli sviluppi e gli interessanti  commenti lasciati dagli aderenti al gruppo, ha a sua volta parlato dell’iniziativa a quanti più amici e conoscenti.
Così abbiamo iniziato a progettare la nostra giornata, quale libro avremmo regalato e  quale dedica avremmo scritto all’interno.

Il 26 marzo la mia storia comincia così.

L’appuntamento è per le 9 e trenta. Samanta è puntuale e dopo esser salita sulla mia vettura partiamo per Firenze, degna città scelta per fare il nostro dono.
Samy ha in borsa il libro “Malaparte” ma non ha ancora scritto la sua dedica all’interno. Ne ha fatta una brutta copia su un fogliettino a quadrettini spiegazzato che ricopierà non appena arriverà la giusta ispirazione.
Io invece devo ancora acquistare il mio libro, anche se so già quale comperare: “Il colore viola”, libro che mi ha emozionato non poco e che ho letto quando avevo circa 15 anni, quindi, ben una ventina di anni fa. La dedica invece è già pronta e ben stampata in mente.

Il cielo è nuvoloso, fa freddo e sembra che stia per piovere. Decidiamo per strada di cambiare la nostra metà, abbiamo paura di bagnarci e di non goderci la nostra giornata. Anche se ci sembra scontato andiamo in un centro commerciale, sempre meglio il comodo caldo e un tetto, che il rischio di una pioggia scrosciante e persone che fuggono di qua e di la e che non hanno tempo per noi e per il nostro regalo.

Per fortuna c’è una libreria, così posso comperare il mio libro. Non è un problema neppure esser costretta a cambiare il titolo, visto che sono sprovvisti de “Il colore viola”,  “Va’ dove ti porta il cuore” è una degna sostituzione.
Fuori dalla libreria scrivo la mia dedica, Samy l’ha scritta appena abbiamo parcheggiato.
Eccola:

Non c’è niente di più bello che non avere aspettative e affidarsi al caso e alle coincidenze.
…e infatti, per caso, io ti ho scelto.
Tu sei il mio sconosciuto.
Forse ti sembrerà strano, oppure no, ma Tu ed Io, oggi, stiamo partecipando a “Leggere leggere leggere, Primo esperimento nazionale, Regala un libro ad uno sconosciuto.
L’idea l’ha avuta Alberto Schiariti!
Buona lettura!

Poco dopo Samanta scorge una coppia di due ragazzi giovani, carini, vestiti alla moda e sorridenti.
Mi dice:
-Loro! Io ad uno e tu all’altro!

Ma io non mi sento ancora pronta, tra loro non c’è il mio sconosciuto.

Lei si avvicina a uno dei due e dice:
-Devo regalarti questo…

E con somma sorpresa l’amico esordisce con:
-Te lo avevo detto… te ne parlavo giusto ieri sera di questa iniziativa! Io lo sapevo!

Facciamo una foto ricordo, ci salutiamo e tutti col sorriso sulle labbra ci salutiamo. Samanta è felice.

Camminiamo e nel frattempo io continuo a fissare e guardare ogni volto, ma senza trovare il mio sconosciuto.
Poi è il momento di pranzare, così ci sediamo ad un tavolo, e mentre Samanta è intenta a telefonare io sono rapita da un tipo col codino seduto da solo ad un tavolo. Ha il capo chinato e sembra intento nella lettura. Mi sento rapita e magneticamente attratta.
Il mio sconosciuto, ho trovato il mio sconosciuto.

Prendo il libro, con tanto di dedica e accompagnato di fotocopie e fogliettini tratti dai giornali che parlano di questa iniziativa, e mi incammino verso di lui.

-Tu, sei il mio sconosciuto!
E lui:
-No! Ti sbagli!
-Non mi sbaglio, tu sei il mio sconosciuto ed io sto partecipando ad un esperimento.
Intanto gli porgo il libro. Lo sconosciuto è ignaro e stupito. Ha un’espressione incredula e divertita, gli occhi talamente spalancati che a momenti ci finisco dentro.
-Tieni!
Gli porgo il libro.
-Ed io che devo fare?
-Niente! Tu leggi?
-Veramente non molto.
Quasi quasi sta per restituirmi il libro, ed io ad essere sincera sto quasi per ristrapparglielo di mano, non lo merita. Poi decido invece di lasciarglielo…in fondo è proprio questo l’intento dlela manifestazione, coinvolgere nella lettura coloro che ne sono distanti!
-Anzi, una cosa la devi fare: leggere. Ciao!
Mi allontano. Lo lascio con tutti i dubbi del caso. Non mi sento soddisfattissima, ma ho regalato il mio libro e le mie emozioni ad uno sconosciuto, ed era quello che volevo!

Ne faccia buon uso!

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