Finti Ice Cream e altre dolcezze

I finti Ice Cream e altre dolcezze mi hanno tenuta occupata in queste fredde e lunghe giornate di gennaio.
Mi sto preparando alla primavera sfornando nuovi gelati in tazza realizzati con finta panna montata, donut decorati con glasse al cioccolato o vaniglia e coriandoli di zucchero, cialdine e cannucce colorate.
Sono l’ideale per fare un regalo simpatico all’amica golosa, ma anche per decorare vetrine per gelaterie e pasticcerie.
Ovviamente i miei gelati sono 100% non commestibili e quindi durevoli nel tempo e soprattutto non si deteriorano se esposti alla luce del sole o luci artificiali.

Ma soprattutto uno dei dolci che più mi appassiona è il Religieuse…  ben lontano dal gusto pop e scherzoso delle Dolcezze in tazza, molto più romantico ma altrettanto “curioso” e laborioso da realizzare.

Pare che Caterina de Medici, regina alla corte di Francia intorno al 1500, oltre ad aver introdotto l’uso della forchetta, della tovaglia e delle “mutande”, insoddisfatta della cucina francese, fece in modo che molti cuochi italiani (molti fiorentini e toscani) la raggiungessero a corte.
Uno di questi, il pasticciere Pantarelli, inventò il Religieuse, composto da 2 choux sovrapposti (il più grande alla base) ricoperti da una ganache dello stesso sapore del ripieno, e uniti con della crema di burro a filetti.
Si sono ispirati al Religieuse per la realizzazione del Courtesan au Chocolate, altro dolce di cui sono pazzamente innamorata (conosciuto grazie al film “The grand Budapest Hotel”).
Ebbene… il mio nuovo trip: il Religieuse 100% non commestibile.

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