Aspettando Camilla

Mentre mi sentivo morire, ed ero preda dell’ansia, della paura e dello sgomento,

una cosa piccolissima dentro me lottava per vivere.

Avevo il desiderio di crollare, di non esistere.

Volevo tacere, non lamentarmi.

Mi sentivo stesa e infelice e non capivo di avere l’universo in pugno.

Mi sentivo sola senza esserlo.

Volevo sprofondare.

Volevo scappare.

Eppure Camilla era con me. Ed io con lei.

Ed anche se mi sentivo preda della vita, del tempo e del mondo,

io avevo la vita, il tempo e il mondo.

E mentre aspettavo leggevo:

“Un ponte per passare dalla tua coscienza di sempre alla mia incoscienza nuova.

Come d’un insieme quasi perfetto,

quasi come se il vento fosse tempo

e il tempo fosse lento…

proprio come il mio sostare dentro di te”.

E poi sei arrivata, piccola come un seme,

morbida come la seta,

fragile come un sogno,

forte come il mondo.

Ti amo piccola

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